Mondo Vertus
17 ottobre 2018 | 2 min di lettura
Reindustrializzazione Tirreno Power: il subentrante è Vernazza Autogru. Anche l’Università di Genova s’insedierà con aule e laboratori

Nuovo lavoro e un centro di formazione nelle aree dell’ex carbonile.

Occupazione, formazione e sviluppo del territorio sono gli ingredienti principali della reindustrializzazione dei lotti a carbone della centrale termoelettrica di Tirreno Power a Vado Ligure ad opera di Vernazza Autogru.

La reindustrializzazione dà dunque inizio ad una nuova storia industriale per Vado Ligure con un polo della logistica e della formazione.

È Vernazza Autogru, l’azienda ligure che ha da tempo raggiunto una dimensione internazionale, il subentrante che rivitalizzerà lo spazio di circa 30 ettari ormai desertificato dalla cessazione dell’attività nei blocchi a carbone della centrale.

L’operazione prevede molti posti di lavoro diretti e circa 160 nell’indotto, oltre alla realizzazione di un polo formativo per i giovani che coinvolge anche l’Università degli Studi di Genova. Nei prossimi cinque anni Vernazza ha in previsione di assumere almeno altre 50 persone. Saranno, inoltre, 200 i giovani che ogni anno potranno partecipare ai corsi erogati dal nuovo centro di addestramento per operatori di mezzi per il sollevamento pesante.

È previsto, infine, il trasferimento all’interno della Centrale -che, per la parte a gas, continua a produrre- di attività scientifiche di didattica e sperimentazione del polo savonese dell’Università di Genova che utilizzerà ampi spazi per aule e laboratori.

Il progetto di reindustrializzazione integrato col ricollocamento, insieme ai piani di formazione e incentivazione, hanno raggiunto l’obiettivo di offrire a tutti i lavoratori che avevano perso l’occupazione a causa della chiusura della centrale una soluzione per il loro futuro.

Fonte: Il Secolo XIX, 17 ottobre 2018


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