Mondo Vertus
20 novembre 2020 | 2 min di lettura
La divisione Oil&Marine del gruppo Manuli passa al fondo Ibla Industries con l’advisory di Vertus

Fondata nel 1973, con sede ad Ascoli Piceno, Oil&Marine fino al settembre 2020 è stata una business unit di Manuli Hydraulics, a sua volta parte di Manuli Rubber Industries.


Con 90 dipendenti specializzati e un fatturato annuo di circa 15 milioni di euro (calcolato sulla media degli ultimi 5 anni), Oil&Marine produce e commercializza tubi in gomma per il trasporto sottomarino del petrolio.


In quasi 50 anni, la divisione di Manuli Hydraulics si è affermata in un business altamente specializzato, che oggi vede solo 5 operatori a livello mondiale.
Attualmente la produzione globale di tubi in gomma per il trasporto sottomarino varia tra le 4mila e le 6mila unità all’anno. In questo contesto Oil&Marine è il terzo produttore con contratti attivi in ogni continente.


Manuli Rubber Industries si era prefissata di individuare un investitore per preservarne impianti e know-how. Per questo Vertus ha curato il processo di cessione, avviando una fase iniziale di confronto tra diverse possibili soluzioni.
La scelta è infine caduta sul fondo Ibla Industries II di Ibla Capital, un private equity specializzato negli investimenti di turnaround, che ha acquisito il 100% della (ora ex) business unit di Manuli.


L’impegno di Ibla è quello di rilanciare Oil&Marine conquistando nuove quote di mercato.
Gli analisti vedono infatti il mercato dei tubi in crescita nei prossimi 5 anni e pronosticano per il 2025 un valore del settore pari a 280 milioni di euro.
A partire dal 2026 l’utilizzo di petrolio potrebbe essere superato da quello di gas naturale liquefatto, ma l’impiego di petrolio e gas è previsto come rilevante almeno sino al 2050.
Come ha dichiarato a Il Sole 24 Ore l’AD di Ibla, Alessandro Lo Savio, il fondo intende restituire slancio a Oil&Marine: “Abbiamo già rassicurato i sindacati circa la nostra volontà di rilanciare il business”.


“Per Vertus – commenta Alessandro Ielo – si tratta di un successo. Abbiamo ridato respiro a un’azienda dall’alto potenziale, con un ruolo internazionale di primo piano nel settore. Un patrimonio di esperienza che non andrà disperso grazie all’acquisizione da parte di Ibla”.


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