Giovedì 20 febbraio presso il Ministero dello Sviluppo Economico è stato firmato l’accordo quadro per la reindustrializzazione dello stabilimento Treofan di Battipaglia.
L’accordo tra l’attuale proprietà di Jindal, gli acquirenti di Jcoplastic, i sindacati e Confindustria locale nasce con il contributo dell’advisoring di Vertus, che sta lavorando a questo progetto di reindustrializzazione dal marzo 2019.
La vicenda
Nel 2018 le attività europee di Treofan nella produzione di film in polipropilene biorientato, con due sedi in Italia, vengono acquisite dal gruppo indiano Jindal Films.
Pochi mesi dopo la nuova proprietà decide di chiudere lo stabilimento di Battipaglia, in provincia di Salerno, e di licenziare i 67 dipendenti.
Il motivo è la bassa marginalità dello stabilimento che, nonostante la grande dimensione del complesso industriale (oltre 200.000 mq), rappresentava un piccolo insediamento produttivo di film standard rispetto alle altre unità del gruppo Jindal.
Il Ministero dello Sviluppo economico istituisce un tavolo di crisi, presieduto dal vice capo di Gabinetto Giorgio Sorial, per confrontarsi con Jindal. Iniziano intanto le proteste dei lavoratori.
Vertus viene incaricata della reindustrializzazione per ricercare aziende interessate a rilevare e rilanciare l’impianto di Battipaglia.
Sono più di 160 i possibili investitori che Vertus interpella.
Finalmente l’offerta vincolante presentata da Jcoplastic, azienda produttrice di contenitori in plastica, consente di trovare un accordo con Jindal, la quale si rende disponibile a cedere area e beni a un prezzo simbolico.
E si arriva così alla firma dell’accordo.
Il progetto di rilancio
Jcoplastic si è impegnata a salvaguardare il posto degli attuali 51 lavoratori, per i quali è previsto anche un piano di formazione.
Il progetto di rilancio prevede, nell’ambito dell’economia circolare, produzioni complementari a quelle del gruppo e dei mezzi a trazione elettrica per la distribuzione dei prodotti.
“Siamo molto soddisfatti di questo accordo – commenta Alessandro Ielo, founder & managing partner di Vertus – che è frutto di un impegno di squadra molto intenso, in cui non solo l’attività di ricerca ma anche quella di supporto nelle negoziazioni è stata molto sfidante. Naturalmente l’accordo quadro siglato al Mise è solo un inizio, in ogni caso decisamente molto positivo”.